martedì 13 agosto 2013

CRESCE IL SETTORE MEDICALE, MA A RADDOPPIARE SONO SOPRATTUTTO LE IMPORTAZIONI

Nonostante l'economia brasiliana sia in frenata (il tasso di crescita per l'anno in corso viene stimato, nella migliore delle ipotesi, intorno al 2%) c'è un settore che non manifesta sintomi di crisi ma anzi promette di fatturare il 6% in più rispetto allo scorso anno: si tratta della produzione di strumenti per la diagnosi, la micro-chirurgia e alcuni tipi di terapia come il laparoscopio, l'endoscopio, le macchine a ultrasuoni, sonde e cateteri, rilevatori di parametri vitali, ausili ortopedici e apparecchiature usate in odontoiatria.
Una nicchia di mercato dominata dalle piccole e medie imprese, che fattura tra i 5 e i 10 miliardi di reais all'anno.
Secondo i dati forniti dalla Abimo, l'associazione delle imprese di settore, dal 2008 la crescita è costante (http://www.abimo.org.br/modules/content/content.php?page=dados-economicos) ma con una vistosa anomalia: ad aumentare sono soprattutto le importazioni il cui volume tra il 2007 e il 2012 è addirittura quasi raddoppiato.
Il motivo è dovuto al fatto che le imposte sono inferiori per le imprese straniere rispetto a quelle nazionali, il che determina un costo minore dei prodotti importati pari a circa il 18%.
"Un'aberrazione tributaria" come l'ha definita il presidente dell'Abimo, Paulo Henrique Fraccaro, intervistato ieri dal quotidiano Folha.
Il 27 e 28 agosto si terrà a San Paolo la seconda edizione della Fiera dedicata all'Md&M Brazil (Medical Device and Manifacturing).
Previsti più di 70 espositori, tra cui Epson, Honeywell, Nikon, Norgren e Sandvik.

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mercoledì 24 luglio 2013

GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU': NO A MATRIMONI E ADOZIONI GAY

Non c'è solo l'incognita "sicurezza" nella visita di Papa Francesco in Brasile per la Giornata Mondiale della Gioventù.
Un altro "fantasma" si aggira nel Paese sudamericano, tenuto a bada in questi primi mesi di papato e pronto a deflagrare in polemiche roventi. Sono i cosiddetti "temi etici", ovvero quei temi che sembrano di secondaria importanza ma sono capaci di dividere in fazioni contrapposte gli stessi cattolici (soprattutto se esponenti politici) e che si chiamano aborto, eutanasia, matrimoni e adozioni per coppie omosessuali.
Tutto sta in un libretto distribuito ai partecipanti nel "kit del pellegrino".
Nascosto tra la maglietta d'ordinanza e una miriade di gadget colorati c'è un manuale in cui, sotto forma di domande e altrettante risposte, vengono affrontati i temi sensibili.
"Tutti i modelli di famiglia sono validi, purché i figli siano amati"? è una delle domande a cui segue la risposta ufficiale della Chiesa: "Naturalmente è essenziale essere amati dai genitori, ma non basta. Siamo realisti: l'umanità si divide in maschi e femmine, la procreazione necessita degli uni e degli altri. Ogni bambino ha bisogno di un padre e di una madre per crescere".
Un'altra domanda pone il quesito se "Rifiutare l'adozione agli omosessuali non sarebbe omofobia". "No", è la risposta, "perché avere un figlio non è un diritto! Un figlio non è un bene di consumo, che viene al mondo per soddisfare le esigenze o i desideri dei genitori. Nonostante per qualcuno non poter aver figli possa essere causa di sofferenza, questa rivendicazione degli omosessuali non è legittima".
Quanto all'aborto il manuale critica l'espressione "interruzione di gravidanza" in quanto "maschera quella che è la realtà, ovvero l'uccisione di una creatura".
Anche la "morte dolce" viene condannata perché "morire con dignità significa essere rispettato, e non essere sottoposto a eutanasia".
Se la polemica non esploderà è perché alle migliaia di giovani di tutti il mondo accorsi a Rio forse non interessa tanto discutere di catechesi quanto piuttosto vivere emozioni forti e condivise.
E penso che neppure a Papa Francesco interessi in questo momento sollevare polveroni, che rischierebbero di minare l'eccezionale popolarità di cui gode.
Certo non mi illudo che la Chiesa di Papa Bergoglio possa impegnarsi in cambiamenti anche su questo fronte, avendone già aperti altri e di grande importanza come quelli della corruzione e delle lobby all'interno della Curia.
Certamente prima o poi si arriverà anche a parlare di questi temi.
Ma ogni cosa a suo tempo. Del resto non sta scritto anche nelle Beatitudini?

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sabato 20 luglio 2013

ALTA VELOCITA': A UN CONSORZIO ITALIANO L'APPALTO PER IL TRENO CHE COLLEGHERA' RIO E SAN PAOLO

Mentre in Italia si protesta contro i cantieri della Tav in val di Susa, in Brasile un consorzio di imprese italiane vince la gara d'appalto preliminare per la realizzazione del trem-bala, il convoglio ad alta velocità che collegherà le città di San Paolo e Rio de Janeiro.
E' di ieri infatti la notizia che la cordata costituita dalle imprese Geodata (/www.geodata.it) e Italferr (http://www.italferr.it/) ha sbaragliato con un'offerta a base d'asta di 77 milioni di reais la concorrenza di altre sette aziende, alcune delle quali sono dei veri e propri "giganti" nel settore come la francese Egis e la spagnola Ineco oltre alle brasiliane Progen, Concremat e Engevix.
Le imprese eliminate hanno protestato, ritenendo dovuti a rigore eccessivo nella selezione i motivi della loro esclusione.
Il consorzio vincitore dovrà invece predisporre un progetto esecutivo per una tratta di 511 chilometri di ferrovia.
La vittoria ha tuttavia un retroscena poco edificante, anche se gli attori non sono esattamente gli stessi.
Nel 2006 un'altra impresa italiana, la Italplan (http://www.italplan.com/) si era vista assegnare dal governo l'appalto per il trem-bala, ma l'offerta di realizzare l'opera al costo di 9 miliardi di reais era stata poi rigettata dal Tribunal de Contas da Uniao.
La disputa si concluse con una sentenza emessa in Italia che condannava il governo brasiliano a un risarcimento di 700 milioni di reais, in seguito alla quale furono messi sotto sequestro i beni dell'ambasciata del Paese sudamericano.
Ma la giustizia verdeoro ha finora impedito che la somma venisse rimborsata.

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FINANZIAMENTI PER LE PMI CHE VOGLIONO INTERNAZIONALIZZARSI IN AMERICA LATINA

E' dedicato ai finanziamenti per le Piccole e Medie Imprese che vogliono internazionalizzarsi nei Paesi dell'America Latina il seminario che si terrà lunedì 22 luglio presso la Camera di Commercio di Milano (h 8-13,30).
Organizzato da Rial (http://www.ri-al.org/), l'evento mira a fornire un quadro aggiornato e completo degli strumenti finanziari offerti dalle banche multilaterali.
Completamento dell'iniziativa tenutasi a Milano nel gennaio di quest'anno (http://miracolobrasil.blogspot.it/2013/01/le-pmi-alla-conquista-dell-america.html) il programma di lunedì è specificamente dedicato a conoscere i meccanismi di finanziamento per le aziende o i distretti che intendono intraprendere il cammino dell'internazionalizzazione.
Interverranno economisti, esponenti di prestigiose istituzioni finanziarie nazionali e internazionali, dirigenti del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Per il programma completo cliccare sul seguente link: http://www.ri-al.org/Conferenze_e_seminari/Seminari/Finanziare_LInvestimento_Estero_Delle_PMI_In_America_Latina_Il_Ruolo_Delle_Banche_Multilaterali.kl).

giovedì 27 giugno 2013

INTERNET FARA' SCOMPARIRE I GIORNALI? FORSE NO, SE SAPRANNO RENDERE PROTAGONISTI I LETTORI

I social network stanno decretando la fine dei media tradizionali?
La domanda è interessante, la risposta immediata (ma superficiale) direbbe "sì".
E invece non è proprio così.
"Molto di quello che si condivide su Facebook - scrive Marcelo Coelho sul quotidiano Folha de S.P. del 26 giugno - sia in termini di notizie che di opinioni, deriva da organi di stampa tradizionali... Chi sta protestando contro le spese per la Coppa del Mondo e gli altri mille problemi si è indignato grazie alle informazioni trovate sui giornali e in tivù".
E allora perché i manifestanti se la prendono tanto con i giornalisti?
"Grazie alla possibilità di esprimersi conquistata attraverso Internet - sostiene Coelho - le persone che manifestano nelle piazze si sentono mal rappresentate dai media tradizionali".
Insomma, la crisi di rappresentanza che stanno vivendo i cittadini non riguarda solo la politica ma anche i mezzi di comunicazione.
"Come i politici, così anche la stampa sembra dare importanza prevalentemente agli appuntamenti elettorali. Ma questo genere di notizie interessa a pochi - è l'opinione del commentatore - Le inchieste sulla corruzione e la cattiva amministrazione sono bruttissime e di difficile lettura. I tecnicismi allontanano i lettori, che non per questo devono però essere trattati da ignoranti".
Mi sembra molto interessante questa riflessione sulla crisi di rappresentanza dell'informazione.
Riguarda il Brasile, ma un po' anche l'Italia.

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mercoledì 26 giugno 2013

COPPA DEL MONDO: "OPERE PUBBLICHE SOLO PER I TURISTI, PER QUESTO IL POPOLO SI RIBELLA", DICE UN DEPUTATO DEL PT

Non si fermano le proteste nelle città brasiliane. Nonostante i successi ottenuti dal Movimento Passe Livre (abbassamento del costo del biglietto del trasporto pubblico, approvazione alla Camera della destinazione delle royalties derivanti dal petrolio a favore di sanità e istruzione e ricusazione della proposta che tendeva a limitare i poteri del Pubblico Ministero), sono previste anche per oggi nuove manifestazioni.
In San Paolo la convocazione per la giornata odierna è davanti alla sede della Camara Municipal per chiedere che venga attivata una Commissione Parlamentare di Inchiesta sui Trasporti.
Domani, sempre nella metropoli paulista, si terrà davanti alla Prefettura una conferenza pubblica sul tema "Tariffa zero e mobilitazione popolare".
"Il trasporto pubblico ha dei fondi neri - sostengono i militanti del Mpl sulla loro pagina Facebook (https://www.facebook.com/passelivresp) - Nessuno sa che cosa succede ai nostri soldi quando vengono incassati dalle imprese. Perché ridurre le tasse alle imprese se già ricevono centinaia di milioni dalle casse pubbliche senza nessun controllo da parte della popolazione? Vogliamo sapere la verità sulla mafia che c'è dietro alle imprese che operano nel trasporto pubblico e conoscere i profitti degli imprenditori responsabili per le sofferenze quotidiane della popolazione".
In tutte le grandi città i mezzi pubblici non sono efficienti e la gente passa ore nel traffico per raggiungere il posto di lavoro.
"Questo movimento ha successo perché ha fatto dell'efficienza del trasporto pubblico la propria bandiera - ha dichiarato al quotidiano Folha il senatore del Pt ed ex dirigente dell'Unione degli Studenti (Une) Lindbergh Farias - La gente è stanca di restare imprigionata tre, quattro ore al giorno su mezzi pubblici malfuzionanti. Anche la sanità e l'istruzione pubblica non funzionano bene e i giovani si ribellano".
Farias ricorda quando da ex leader studentesco "ci volevano quindici giorni per organizzare una manifestazione. Oggi, con la Rete e i social network, tutto si fa velocemente".
Per il senatore petista il Movimento è destinato a durare. Magari trovando un'altra "bandiera", come per esempio la richiesta di aumentare gli stipendi agli insegnanti.
E cosa pensa della "cacciata" dei militanti dei partiti politici dalle manifestazioni?
"I partiti si sono allontanati troppo dalla vita reale delle persone - è l'opinione di Farias - Per esempio, le opere pubbliche che stanno facendo a Rio per la Coppa del Mondo a chi sono destinate? A chi serve un bus rapido che va dall'aeroporto Galeao a Barra da Tijuca? Serve ai turisti. La gente questo lo capisce e si arrabbia".

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giovedì 20 giugno 2013

DIETRO LE PROTESTE UN MOVIMENTO NATO IN RETE. NEL MIRINO LA CORRUZIONE E I PRIVILEGI DEI POLITICI

Chi c'è dietro le proteste di piazza esplose all'improvviso in diverse città brasiliane?
Non sembra che siano i partiti politici, certamente non quelli di governo ma nemmeno quelli di opposizione, quanto piuttosto un movimento nato in Rete che ha anche una pagina Facebook e che si chiama "Movimento passe livre" (https://www.facebook.com/passelivresp).
Sarebbe proprio la viralità di internet e dei social network ad essere all'origine di una protesta che, partita dalle grandi città come San Paolo, Rio de Janeiro e Brasilia, si è poi espansa a macchia d'olio in buona parte del Brasile sud-orientale come ben mostra l'infografica elaborata dal quotidiano Folha de S.P. (http://www1.folha.uol.com.br/infograficos/2013/06/18872-balanco-das-manifestacoes.shtml).
Il raggruppamento, che si definisce "sociale, autonomo, orizzontale, indipendente e apartitico", afferma di battersi "per un trasporto pubblico gratuito e di qualità". L'obiettivo non sarebbe solo quello di cancellare i recenti aumenti (cosa peraltro già avvenuta in alcune città), ma di arrivare a una mobilità totalmente gratuita.
In realtà, però, questa sarebbe solo la cosiddetta scintilla che ha dato fuoco alle polveri.
In un video (http://www1.folha.uol.com.br/infograficos/2013/06/18872-balanco-das-manifestacoes.shtml) postato sulla pagina Facebook del Movimento un attivista dal volto travisato con la maschera di Anonymus afferma che sono cinque le cause per cui ci si sta battendo nelle strade e che daranno vita a un "nuovo Brasile": la prima contesta la cosiddetta Pec 37, ovvero una modifica della Costituzione che tende a limitare i poteri inquirenti del Pubblico Ministero; la seconda chiede le dimissioni del presidente del Senato, Renan Calheiros; con la terza si vuole che vengano puniti i responsabili delle presunte irregolarità nella realizzazione delle opere pubbliche per i Mondiali di calcio; la quarta riguarda l'approvazione di norme contro la corruzione dei parlamentari; la quinta e ultima vuole porre fine al cosiddetto "foro privilegiado" per i politici, ovvero la possibilità per questi ultimi di essere giudicati da un tribunale speciale invece che da quello ordinario.
Per le 17 di oggi (le 21 ora italiana) sono previste altre manifestazioni, quella di San Paolo sarà nella centralissima Avenida Paulista.

Tra gli attivisti è alto l'allarme per una possibile partecipazione di esponenti dei partiti, in particolare del Pt, il partito della presidenta Dilma Rousseff e dell'ex presidente Lula.

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